Chiesa della
Annunziata Chiesa della
Annunziata

La chiesetta dell’Annunziata è ubicata nel Rione Valle. Secondo gli studi di P. Francesco Russo, il maggiore storico della Chiesa in Calabria, questa piccola chiesa sarebbe stata in origine l’oratorio di un monastero di suore benedettine istituito nel 1200 e rimasto attivo fino al 1450, allorquando fu soppresso e passò sotto la giurisdizione del vescovo di Cariati, che ne trasferì il titolo e i beni alla prima dignità del Capitolo Cattedrale, l’arcidiacono, a cui fu dato il titolo di “Abate dell’Annunciazione”. Verso la metà del XVII secolo la chiesa si trovava in uno stato di abbandono e di avanzato degrado. Nel 1652 provvide a restaurarla l’arcidiacono del tempo, D. Francesco Montanari, come ricorda l’epigrafe in latino incisa su una lastra di marmo murata sul portale d’ingresso della chiesetta. L’esterno presenta una facciata lineare e un portale in muratura delimitato da cornici in mattoni che fanno da contorno all’ingresso ad arco. Sulla porta si trova una piccola finestra ovale, che ha la funzione di dar luce al vano interno, ma assume anche una valenza decorativa per la facciata. Il tetto dell’edificio sacro è a capanna; sul lato sinistro reca un piccolo campanile a vela. L’interno è costituito da un semplice vano rettangolare, privo anche dell’altare originario in muratura, che fu demolito nel corso di lavori di consolidamento e restauro, nei primi anni Settanta del secolo scorso. L’altare che si vede ora sistemato nella chiesetta è un’opera artigianale in legno, della fine dell’Ottocento, e proviene dalla cappella dell’ex  Seminario Vescovile, dove lo aveva fatto collocare, il vescovo Giuseppe Barillari (1895-1902).

(Franco Liguori)