Luci nel buio e sapori dal mare

“Luci nel Buio e Sapori dal Mare: Scoprendo la Pesca con la Lampara e la Ghiotta di Pesce di Cariati”.

Nelle profondità delle notti Cariati si illumina di una magia antica, dove il mare svela un susseguirsi di luci e ombre, offrendo uno spettacolo che da secoli affascina non solo i pesci ma anche gli occhi fortunati di chi vi assiste.

Situata sulla costa ionica, Cariati custodisce un’eredità legata al mare che affonda le sue radici in epoche lontane. La pesca con la lampara, un’antica tecnica ancora viva, racconta una tradizione marina complessa e affascinante. I gozzi, piccole imbarcazioni di appoggio, svolgono un ruolo cruciale. Una volta in mare, sotto il velo della notte, questi gozzi, ammainati e illuminati dalle lampare, diventano attrattori per banchi di pesci come sardine, sgombri, e alici, che vengono attratti abbagliati dalla luce.

Man mano che la luce delle lampare raduna i banchi di pesce sotto i gozzi, queste barchette si avvicinano tra loro. Ed è in questo momento cruciale che la barca madre interviene, lanciando il cianciolo, una rete che, con la sua struttura galleggiante da un lato e pesante dall’altro, circonda e imprigiona il pescato in una sorta di trappola marina.

Con il passare delle ore e con le lampare ormai fuori dalla rete, la cattura viene sigillata. I marinai a bordo della barca madre manovrano le corde per chiudere il fondo della rete, formando un sacco rigoglioso di pescato fresco, pronto per essere portato a terra. Questa pratica, sebbene antica, è ancora viva e viene evitata solo nelle notti di luna piena.

Ma il viaggio non termina qui. Il mare offre i suoi doni e Cariati li trasforma in un capolavoro culinario: la “ghiotta” di pesce. Una zuppa densa e ricca, simbolo della tradizione gastronomica di questa terra.
Questa zuppa di pesce, nata dalla necessità di non sprecare nessun pescato, è diventata nel tempo un simbolo della cucina Cariatese. Originariamente, tutti gli avanzi di pesce venivano conservati e usati per preparare questa zuppa, un pasto umile nato a bordo delle barche dopo una giornata di pesca. Triglie, naselli, scorfani, tutti venivano uniti per dare vita a questo piatto. Non è un caso che si ritrovino tracce della sua presenza già nell’alimentazione dei pescatori greci del VII secolo a.C. e nelle leggende più antiche, come quella che racconta della dea dell’amore Venere che prepara una zuppa di pesce per rassicurare il suo sposo Vulcano.

Con il passare del tempo, la ghiotta di pesce è diventata un simbolo della tradizione culinaria Cariatese, una prelibatezza preparata con il miglior pescato del giorno. Ogni pezzo di pesce viene selezionato con cura, combinando i sapori per creare un piatto ricco e gustoso che delizia il palato e racconta la storia di un popolo e del suo stretto legame con il mare.

Mentre il fascino delle lampare illumina le notti di Cariati, catturando il cuore e la curiosità dei visitatori, la ghiotta di pesce fa eco a questa tradizione marittima, portando con sé i sapori e le storie di un popolo profondamente legato al mare. Questi due simboli, intrisi di storia e cultura, rappresentano l’anima di Cariati e offrono un’esperienza unica che va oltre il semplice turismo.

Invitiamo ogni viaggiatore a immergersi in queste tradizioni, a lasciarsi avvolgere dalla magia delle lampare e a deliziare il proprio palato con la ghiotta di pesce. Scoprire Cariati significa abbracciare un patrimonio unico, un’eredità che aspetta solo di essere condivisa. Non perdete l’occasione di vivere un’avventura autentica e indimenticabile nel cuore del Mediterraneo e continuate a scoprire i tesori di Cariati.

(Andrea Calabrò)