Tomba Brettia Tomba Brettia

La “tomba brezia” di Cariati fu scoperta nel 1978 in località Salto, alla sommità di una collinetta che domina il mare e la pianura costiera, nel corso di lavori privati di sbancamento di un terreno. E’ una “tomba a camera”, sotterranea, datata dagli archeologi al 330 a.C., in cui era sepolto un guerriero brettio, probabilmente il capo della comunità di quell’insediamento. Fu un ritrovamento che fece clamore e che trovò grande interesse tra gli archeologi che si dedicano allo studio delle genti non greche della Magna Grecia, come, appunto, sono i Brettii o Brezi (od anche Bruzi) popolazione italica affine ai Lucani, che praticavano la pastorizia, lo sfruttamento forestale ed il mercenariato, e che nel 356 a.C. si organizzarono in una confederazione politica autonoma con capitale Cosenza.

Tomba Brettia

L’antica sepoltura ha un aspetto monumentale; occupa un rettangolo di m.4,45 x 4,20 ed è coperta con sei lastroni in arenaria che poggiano sulle pareti perimetrali della camera, in origine intonacata e affrescata. Ricco e splendido si è rivelato il corredo d’accompagno rinvenuto nella tomba stessa, attualmente esposto e visibile in una vetrina del Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide, a Sibari. Esso comprende una corazza anatomica in bronzo, indossata dal guerriero brettio al momento della sepoltura, un elmo, anch’esso in bronzo, cinturoni, lance e spada falcata in ferro, ed inoltre, pregevoli vasi in ceramica  come una grande anfora apula a figure rosse, alta 90 centimetri e integra, con scene figurate dipinte su tutti i lati ; una brocca ovoide ad alto collo, alta 30 centimetri, con la raffigurazione di un Erote che insegue un volatile; un bel cratere a campana, alto 40 centimetri, dipinto a figure rosse. La tomba brezia di Cariati è importante non solo per la sua imponenza e monumentalità architettonica, ma anche perché rappresenta uno dei pochi casi scientificamente noti di monumenti funerari appartenenti ad individui della classe dominante del popolo dei Brettii, dopo che questi si staccarono dai Lucani e si costituirono in una confederazione politica autonoma, con capitale Cosenza (356 a.C.).

(Franco Liguori)

Comune di Cariati

Cariati: svela i segreti, trova i tesori

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Un progetto ideato e curato da:
Prof. Andrea Calabró, Gabriele Alterino, Valentina Acri Arcuri.

Si ringrazia per la gentile collaborazione:
Alda Montesanto, Katja Maria Sapia, Assunta Scorpiniti, Prof. Franco Liguori, Associazione Fotoamatori Cariati.

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